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Tutti i requisiti che una moto d'epoca deve avere

Avere una moto d'epoca non è una questione da poco. Ecco tutte le corrette procedure da seguire e le condizioni che il veicolo deve rispettare

Le moto d’epoca, così come le auto d’epoca o storiche, sono tornate particolarmente in voga negli ultimi 10-15 anni. In tanti si dilettano a ristrutturarle, per sé o con l’intento di approfittare del crescente mercato.

Al tempo stesso però il vero boom di vendite è dovuto alla possibilità di registrare alcuni mezzi alla FMI, ovvero alla Federazione Moto Italiane. Questa è l’assicurazione per le moto d’epoca che presenta svariate agevolazioni relative alle imposte da dover pagare per il mezzo in proprio possesso. È possibile dunque selezionare con cura il contratto assicurativo migliore, la cui quota annua dovrà comunque rispettare il tetto massimo di 400 euro, come stabilito dalla vigente legge italiana.

Moto d’epoca: come riconoscerla

Per le moto d’epoca gli anni sono decisamente importanti. Per rientrare in tale categoria è infatti necessario che la prima immatricolazione sia avvenuta da più di 20 anni. Una volta assicuratisi che le date siano quelle corrette sui documenti del mezzo, si potrà avere accesso alla registrazione alla FMI, con agevolazioni dovute alla presenza di un sistema differente rispetto al classico bonus-malus cui siamo abituati.

La prima cosa da fare è rivolgersi alla Motorizzazione Civile. In questo modo si potrà controllare lo stato del proprio mezzo sul registro, scoprendo se questo venga considerato d’epoca oppure di interesse storico. In questo caso si fa riferimento a quei mezzi che sono stati radiati dal Pubblico Registro perché destinati alla conservazione in museo o locali pubblici o privati. In termini pratici rientrano in questa categorizzazione quelle moto (e auto) che è possibile ammirare durante le manifestazioni pubbliche in strada. Eventi autorizzati che consentono la sospensione di divieto al libero transito, generalmente attivo.

Moto d’epoca, i requisiti

Il primo requisito necessario per poter definire il proprio mezzo una moto d’epoca, con tanto di registrazione ufficiale, è l’età. La prima immatricolazione non dev’essere inferiore ai 20 anni. La registrazione richiederà delle fotografie dettagliate, il che porta al secondo requisito chiave: le condizioni. La moto dovrà essere tenuta almeno in buone condizioni, considerando come debba rientrare nel novero dei mezzi da collezione. Una carrozzeria palesemente incidentata o da riverniciare dunque non consentirà il buon esito della procedura. Qualche segno d’usura dovuto al tempo invece viene ritenuto elemento di poco conto. Ovviamente nessun problema avranno quelle moto di più di 20 anni tenute in maniera maniacale. È infatti proprio a essere che tale sistema si rivolge.

Nonostante si tratti di un mezzo da esposizione per lo più, ciò non toglie che, avendo una regolare assicurazione, lo si dovrà sottoporre alle periodiche revisioni previste dalla legge. Al momento dell’iscrizione e per tutta la durata della copertura assicurativa, la moto dovrà infatti essere in grado di circolare. Si dovrà ottenere inoltre il certificato dell’iscrizione all’ASI (Autootoclub Storico Italiano). Per riuscirci è necessario che la moto risulti iscritta a un club o un’associazione federata, che prevede dunque una quota d’iscrizione e una tassa per i rinnovi annuali. Generalmente si fa riferimento in questo caso alla FMI, citata in precedenza.

Un requisito è infine richiesto anche al proprietario della moto che s’intende registrare con un’assicurazione d’epoca. Questi dovrà infatti aver compiuto almeno 23 anni. Al di sotto di tale soglia non sarà consentito l’accesso a nessun club e di conseguenza all’ASI.

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