Un’auto o una moto diventano d’epoca almeno 30 anni dopo la loro iscrizione all’interno del registri ASI, cioè l’anno della loro costruzione.
Per molti un’automobile non rappresenta soltanto un semplice mezzo di trasporto, soprattutto quando comincia ad avere qualche anno sulle spalle. Le auto testimoniano e raccontano il panorama culturale del periodo storico in cui sono state costruite. Per questa ragione, dopo un determinato periodo di tempo, una vettura viene definita auto d’epoca e tutelata come una vera e propria opera d’arte.
I benefici concernono gli importi relativi all’assicurazione e alla tassa di possesso. Nel primo caso per l’assicurazione saranno notevolmente ridotti rispetto ad una vettura non d’epoca, mentre il bollo andrà pagato solo nel caso in cui si decida di circolare con l’auto, mentre non dovrà essere corrisposto se si conserverà la vettura in garage. Nel caso in cui si decida di utilizzare la vettura su strada, l’importo richiesto per il bollo auto, ha comunque un importo forfettario di poche decine di euro per le auto d’epoca, che varia leggermente a seconda della regione..
Essere proprietario di un’auto storica comporta alcuni indubbi vantaggi da un punto di vista economico. Il costo dell’assicurazione è generalmente più basso rispetto ad una vettura moderna, non è prevista una classe di merito basata sul sistema bonus/malus ed in caso di vettura con più di 30 anni di età è prevista l’esenzione dal pagamento del bollo auto.
Per i modelli di età comprese tra i 20 e i 29 anni, invece, il pagamento del bollo è ridotto al 50%. Infine, i vantaggi concernono anche il passaggio di proprietà: l’imposta provinciale di trascrizione (IPT) per le auto storiche con almeno 30 anni è ridotta alla cifra di 51,65 euro.
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